Bene, questo è un treno da non lasciar passare, perché porta solo vantaggi. Stiamo parlando del Bonus Infissi 2020 e della possibilità di un RECUPERO IMMEDIATO del 50% delle spese effettuate per la sostituzione dei tuoi vecchi infissi.
Per rilanciare le attività sono state introdotte delle agevolazioni notevoli anche nel campo dei serramenti: è possibile infatti ottenere uno sconto del 50% sulle spese effettuate per interventi di riqualificazione energetica. Le modalità e soprattutto i tempi di recupero di questo rimborso, sono diversi. Il recupero potrebbe essere simultaneo all’acquisto, ottenendo uno sconto in fattura, oppure con la detrazione fiscale in dieci anni. In entrambi i casi ci sono delle condizioni preliminari da rispettare. Primo tra tutti, come si è detto, che gli interventi abbiano come conseguenza il miglioramento della prestazione energetica.
Possono beneficiare del Bonus infissi 2020 proprietari o nudi proprietari, locatari, comodatari, familiare convivente, chiunque abbia diritto di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), persone fisiche e persone giuridiche.
Il bonus può essere usato per gli interventi che diano un reale contributo al miglioramento termico della struttura. La sostituzione degli infissi risponde a questa esigenza, aumentando le prestazioni energetiche degli edifici. L’infisso infatti è una barriera importante contro gli agenti esterni e permette di mantenere all’interno dell’abitazione un’adeguata temperatura senza dispendio energetico. Dunque, possono rientrare in questa categoria: finestre, porte d’ingresso, scuri, tende da sole (se non rivolte a nord). Inoltre, persiane, avvolgibili, cassonetti (se solidali all’infisso) e accessori se installati unitamente all’infisso.
Per poter ottenere l’agevolazione l’immobile deve:
» Essere esistente al momento della sostituzione, quindi già accatastato o in fase di accatastamento;
» In regola con il pagamento di eventuali tributi;
» Dotato di un impianto di riscaldamento.
» La sostituzione o modifica deve essere applicata a infissi già esistenti e deve far sì che l’ambiente caldo sia isolato dall’esterno o da vani non riscaldati;
» Un altro requisito importante è il valore della trasmittanza termica (Uw). Per i nuovi infissi deve essere inferiore o uguale al valore di trasmittanza limite riportato in tabella 2 del D.M. 26 gennaio 2010. L’Uw termico dovrà essere accertato da una perizia di un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra o perito). In mancanza della perizia, è necessario che il produttore dell’infisso, mediante certificazione, garantisca che il prodotto rispetti i requisiti.
Attenzione: E’ di prossima pubblicazione un nuovo Decreto Ministeriale, denominato “Requisiti Tecnici”, che prevede più stringenti valori di trasmittanza termica (Uw) per i nuovi serramenti (Allegato E) e stabilisce dei massimali di costo per metro quadro (Allegato I).
Semplice: tu acquisti gli infissi in regime di bonus per il risparmio energetico e cedi la tua quota da detrarre al fornitore. Ovvero effettui una CESSIONE DEL CREDITO. Dunque, lui ti sconterà il 50% dei costi direttamente in fattura. Il fornitore a sua volta può recuperare l’importo concesso in sconto al cliente sotto forma di credito d’ imposta da usare in compensazione o da cedere a un ente terzo. Essi prenderanno il tuo credito e glielo rimborseranno.
Se si sceglie lo sconto in fattura al posto della detrazione, esso può essere applicato direttamente dal rivenditore. Dunque, se ad esempio un intervento di ristrutturazione costa 20000 euro, pagherai solo 10.000 euro al fornitore, più eventuali costi accessori.
Dovrà essere inoltre effettuata una comunicazione all’Agenzia delle Entrate attestando la volontà del cliente beneficiario dell’incentivo, di cedere il proprio credito al fornitore.
Nel caso della detrazione classica questo “rimborso” viene dato scontando la tassazione Irpef nell’arco di 10 anni, in rate di uguale importo.
Basta portare, in dichiarazione dei redditi, la documentazione relativa ai pagamenti effettuati nell’anno solare 2020. Le detrazioni verranno dunque applicate a partire dal 2021 e per i successivi 10 anni.
Dipende dalla preferenza del cliente, ma anche dal suo reddito. Questo perché per avere diritto alle detrazioni bisogna avere abbastanza capienza Irpef. Semplificando: più tasse paghi, più detrai. Per chi non ha sufficiente capienza per reddito basso, una buona soluzione può essere quella di sfruttare lo sconto in fattura di cui sopra.
La spesa complessiva da portare in detrazione non deve superare il tetto massimo di 60.000 euro. Se la cifra sarà maggiore rispetto a questa soglia, l’eccedente non potrà essere considerato nella detrazione. Tale spesa potrà comprendere: l’acquisto e installazione dei nuovi infissi, le opere murarie e le prestazioni professionali necessarie per completare il lavoro.
Inoltre, i pagamenti per coloro che non sono titolari del reddito di impresa devono essere effettuati sempre con bonifico parlante. Ovvero ogni pagamento va effettuato con una modalità di bonifico differente rispetto all’ordinaria.
Per attestare la trasparenza del pagamento, occorre infatti inserire alcuni dati aggiuntivi:
» i dati di chi beneficerà della detrazione e il suo codice fiscale
» i dati del beneficiario del pagamento (impresa o professionista) con l’indicazione della partita Iva.
Se i tuoi infissi non fossero recenti potrebbero nascondere dei difetti importanti: una scarsa efficienza contro gli agenti esterni, ad esempio. Non solo: potrebbero essere fonte di cattivo isolamento, acustico e termico. Sostituirli ti permetterà di non avere dispendio energetico e risparmiare notevolmente sui tuoi consumi. Tieni d’occhio la bolletta e vedrai che grazie alle tecnologie dei nuovi infissi, pagherai notevolmente meno! .
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